Ci sono diverse teorie riguardanti l’origine del Carnevale.
Una delle principali, sostiene che si tratti di una festa popolare collettiva trasmessa attraverso i secoli come eredità delle feste pagane dell’antica Grecia, che si svolgevano il 17 dicembre (Saturnali, in onore del dio Saturno) e il 15 febbraio (Lupercali, in onore del dio Luperco).Un’altra tesi afferma che, il Carnevale approdò le sue radici in alcune feste primitive di carattere orgiastico, che si tenevano per festeggiare l’arrivo della primavera, durante le quali le persone si lasciavano trasportare dalla danza e dall’ubriachezza, come le feste dionisiache che si svolgevano nell’antica Grecia. Ritroviamo testimonianza nella celebre poesia di Lorenzo il Magnifico “il Trionfo di Bacco e Arianna”. Essa ci illustra che nei secoli XV e XVI i Medici a Firenze organizzavano grandi mascherate su carri chiamate “trionfi” e accompagnate da canti carnascialeschi , cioè canzoni a ballo di cui anche lo stesso poeta fu autore. Nella Roma del governo papale si svolgevano invece le corse dei bàrberi (cavalli da corsa) e la “gara dei moccoletti “ accesi che i partecipanti cercavano di spegnersi reciprocamente Non tutti festeggiamo in eguale modo il carnevale,nel nostro paese si è diffusa la diseguaglianza tra quello romano e quello ambrosiano. La differenza sostanziale è nel modo di concepire e vivere la religione, di celebrarla, una serie di riti liturgici che si rifanno appunto alla tradizione latina, come la celebrazione della messa in latino. Oggi la Chiesa latina, o Rito latino, si differenzia fondamentalmente in tre diversi riti ufficiali: il rito romano, il più diffuso e praticato poiché discendente dalla Chiesa di Roma; il rito ambrosiano, proprio della Chiesa di Milano Dintorni, probabilmente sotto l'ordine da Sant’Ambrogio vescovo di Milano, riuscirono a sopravvivere durante l’estinguere degli altri riti minori perché sostenuto da San Carlo Borromeo, uno dei principali fautori del concilio e vescovo di Milano; il rito ispano-mozarabico, diffuso in alcune regioni della Spagna. La differenza religiosa sta nella conclusione della Quaresima che secondo rito romano termina di martedì (martedì grasso), mentre nel rito ambrosiano termina 4 giorni dopo, di sabato.
La differenza della data di celebrazione risale:
Conteggio delle domeniche di penitenza. Nel rito romano le domeniche non sono considerate come giorni di penitenza. Motivo per il quale la Quaresima inizia prima. Secondo tale versione sarebbe stato Sant’Ambrogio da vescovo di Milano nel IV secolo a decidere che le domeniche dovessero essere considerate.
Mentre secondo una versione più vicina alla leggenda, la differenza sarebbe da ricercare nel fatto che la popolazione meneghina avrebbe atteso il ritorno di Sant’Ambrogio da un pellegrinaggio per dare il via alle liturgie quaresimali. E per lo stesso motivo sarebbe stata più lunga la durata del Carnevale.
Un altro racconto afferma che tantissimo tempo fa la fine della Quaresima sarebbe coinciso con la fine di una pestilenza che avrebbe impedito le feste e costretto la popolazione alla fame a causa dell’isolamento e del cibo razionato. E in conformità a quanto rappresentato la dispensa per prolungare i festeggiamenti sarebbe stata chiesta al Papa da Sant’Ambrogio per dare una possibilità in più ai milanesi.
Il Carnevale oggi
La nostra città segue il rito romano, nei dintorni di Como e Provincia, è solito allestire carri allegorici e gruppi musicali partecipanti alle diverse sfilate. i consensi ottenuti da parte del pubblico, che ha partecipato sempre più numeroso alle manifestazioni delle tre cittadine coinvolte nel progetto hanno spinto i sodalizi organizzatori a rinnovare l’esperienza al fine di spronare tutti quelli che lavorano con l’intento di esprimere il meglio e raggiungere una più qualificata presenza.
Il carnevale di Schigniano arroccato sulle montagne che circondano il lago di Como, si tramanda da generazioni è, molto teatrale e scenografico, si svolge secondo il rito romano. Si tratta di un Carnevale antico e “folle”, unico Vivrai in prima persona questo evento così particolare, studiato da antropologi di tutto il mondo, immergendoti insieme ai locali nella loro sfilata intensa, arcana, anarchica.
La giornata è pensata per mostrare tradizioni e origini che rimangono intrappolate in questo piccolo borgo. Percorrendo le strade del paese, scopriremo: il fantastico Sentiero delle Espressioni, una guida locale e alcuni artigiani mascherai faranno capire in profondità questo rito complesso e affascinante.
Lo caratterizza una tipica sfilata intensa, arcana, anarchica, dove appaiono le tipiche maschere, il Bello e il Brutto, che rappresentano un’eterna sfida di classe tra “uomini semplici e ricchi”. Le maschere di legno, scolpite a mano dalla radice di noce, sono gelosamente custodite da chi le ha realizzate e concesse esclusivamente per il Carnevale.
La maschera del bello presenta lineamenti eleganti mentre la maschera del Brutto ha un aspetto notevolmente più grottesco.
Solamente le città, che risiedono nella provincia di Como come: Olgiate comasco, Cermenate e Cantù, allestiscono sfilate e lotterie del carnevale.
Ecco perché, La Pro Loco poiché associazione di promozione turistica e territoriale intende riportare a Como città il Carnevale.
Obiettivi
Perseguire quest’obiettivo per noi significa riportare a Como il Carnevale, dove gli intrattenimenti saranno prevalentemente gratuiti e rivolti a tutta la cittadinanza, in particolare alle famiglie e ai bambini. Il progetto ha l’obiettivo generale di “rievocare”, il Carnevale a Como tra le famiglie e i bambini. sostanzialmente i nostri obiettivi sono due:
Il Carnevale a Como
La famosa “sfilata in costume” che allieterà grandi e piccini passando per le vie del centro.
E’ volontà dell’associazione organizzare una sfilata dei bambini che dopo un percorso didattico a scuola, completamente gratuito, hanno preparato la coreografia, con la quale sfilerà in città.
Il primo progetto coinvolgerà, durante le settimane prima dei festeggiamenti, le scuole primarie del Comune di Como in un percorso gratuito di qualche ora per lo studio di una coreografia da proporre durante la sfilata di sabato 14 febbraio che partirà da via Cesare Cantù di fronte al Liceo Volta, per attraversare, in compagnia di una Band, il centro storico e arrivare il p.zza Cavour dove avranno luogo un momento d’intrattenimento con Alberto con l’Organetto di Barberia e lo spettacolo dei burattini. Il secondo progetto coinvolgerà, durante le settimane prima dei festeggiamenti, le scuole primarie del Comune di Como in un percorso gratuito di qualche ora per lo studio di una coreografia da proporre durante la sfilata di domenica 15 febbraio che partirà da via Cesare Cantù di fronte al Liceo Volta, per attraversare, in compagnia di una Band, il centro storico e arrivare il p.zza Cavour dove, dopo aver ammirato le coreografie dei bambini delle scuole, avrà luogo un momento d’intrattenimento con musica diffusa e deejay.